Terzo appuntamento con la nostra rubrica “E poi c’è la Pallamano Mestrino”: protagoniste dell’approfondimento odierno sono Giulia Anziliero (classe 2006) e Marianna Cabrini (classe 2005), entrambe capitani della squadra Under 15.
Domanda: Scelta insolita quella di avere due capitani, come vi siete trovate a dover dividere questo ruolo?
Giulia: Non ci sono stati problemi a dividere il ruolo di capitano, siamo molto amiche quindi questa condivisione ci ha fatto estremamente piacere. Ci siamo accordate di fare da capitano una volta per ciascuna cercando di rispettare anche le nostre preferenze.
Marianna: Devo premettere che io e Giulia siamo sempre state molto legate e quindi l’idea di dover dividere il posto di capitano con lei mi è piaciuta sin dall’inizio. Trovo che sia un esempio anche per le compagne il fatto che i capitani riescano a trovare un accordo senza voler imporsi una sull’altra: questo rende più unita anche la squadra.
D: Prima dello stop forzato, la vostra squadra si era comportata molto bene, rimanendo l’unica imbattuta vincendo 8 partite su 8. Come avete preso la notizia dell’interruzione definitiva dei campionati?
G: Sicuramente abbiamo accolto la notizia con dispiacere, anche perché stavamo facendo molto bene e c’erano buone possibilità di vincere il campionato regionale e accedere quindi alle finali
nazionali. All’esperienza delle finali ci tenevo particolarmente. Peccato, cercheremo di rifarci il prossimo anno.
M: È stata proprio una brutta notizia che ci ha demoralizzato. Arrivare alle finali nazionali Under 15 era nei programmi miei e di Giulia fin dall’inizio del campionato. Abbiamo sempre dato il massimo in allenamento e in campo cercando di migliorare nella tecnica, e in spogliatoio cercando di fare squadra tra noi e le più piccole. La notizia ha reso vano tutto il nostro lavoro ma ciò non toglie che ci sia una bella squadra. La cosa che più mi dispiace è che per me e per altre compagne non sarà più possibile giocare in questa categoria perché l’anno prossimo saremo fuori quota. Pazienza! Spero con tutto il cuore che le ragazze che rimarranno in Under 15 l’anno prossimo possano farsi onore e vincere anche per noi il campionato, e noi cercheremo di disputare al meglio il campionato Under 17.
D: Avete un vostro rituale scaramantico prima di giocare una partita?
G: Il mio non è esattamente un rituale scaramantico ma mi è di grande aiuto ascoltare, prima della partita, canzoni che mi carichino di energia.
M: Non si può definire proprio un rituale scaramantico, ma prima di ogni incontro penso a qualcuno a cui dedicare la vittoria ed entro in campo con quell’obiettivo. Se riesco nell’intento mi sento realizzata e soddisfatta, altrimenti, la partita successiva mi impegnerò il doppio per poter raggiungere la vittoria.
D: In quale ruolo giocate?
G: Nel mio caso, si può proprio dire che sono una giocatrice versatile. Infatti in Under 17 gioco solitamente ala destra, invece in Under 15 spazio dal portiere al terzino e all’ala destra. Sicuramente le mie compagne si ricordano un paio di azioni dove partendo dalla porta ho concluso a rete uscendo come giocatore di campo.
M: Nell’arco degli ultimi due anni ho giocato in tutti i ruoli: ala sinistra e destra, terzino sinistro e destro, pivot e raramente anche centrale. Ma io mi sento di rimanere fedele al ruolo di terzino sinistro.
D: Se doveste trovare un punto forte e un punto debole l’una dell’altra e viceversa, quali sarebbero?
G: Il punto forte di Marianna secondo me è la forza, non solo forza fisica ma anche quella che ci mette per affrontare le difficoltà. Una sua debolezza può essere l’impulsività.
M: Giulia per me ha molti punti di forza, ma quello che più la rappresenta è che prende sempre con molta serietà tutte le cose e arriva in fondo, costi quel che costi, senza arrendersi mai. Proprio per questo a volte è un po’ testarda.
D: Giulia, tu hai partecipato a qualche stage di allenamento con l’Area 3, cos’hai provato quando hai ricevuto la convocazione?
G: Quando ho ricevuto la convocazione ero felice ed emozionata per l’opportunità che mi era stata data. Credo che tutte queste esperienze siano formative per qualsiasi giocatrice e che aiuti nella crescita personale. Spero di poterla ripetere anche in futuro.
D: Marianna, tu hai partecipato lo scorso anno al Trofeo delle Regioni, e con la tua squadra siete salite sul podio con la medaglia d’oro. Qual è il più bel ricordo che porti da questa esperienza?
M: Il ricordo più bello è legato alla partita nella quale ho segnato il gol decisivo per la vittoria. È una bellissima sensazione che auguro a tutti di poter provare almeno una volta. Porto con me anche tutte le amicizie che sono nate sia all’interno della mia squadra ma anche con atlete di altre Aree. È stata sicuramente un’esperienza emozionante che porterò sempre con me.
D: Entrambe siete delle buongustaie: sapete apprezzare il buon cibo, ma siete anche delle brave cuoche? Qual è il vostro cavallo di battaglia?
G: Diciamo che me la cavo. Il mio cavallo di battaglia è la pizza.
M: Io più che cucinare amo mangiare, ma se devo preparare qualcosa non muoio certamente di fame. Riesco abbastanza bene nei piatti classici e il mio cavallo di battaglia (Angela sicuramente lo può confermare), è il risotto.