E poi c’è la Pallamano Mestrino: intervista a Gloria Chiarotto ed Ema Mazere

Quinta intervista per la nostra rubrica “E poi c’è la Pallamano Mestrino”: oggi risponderanno alle nostre domande due tra le atlete più piccole dell’Under 15, Gloria Chiarotto ed Ema Mazere (entrambe classe 2006).

                               Gloria Chiarotto

Domanda: Iniziamo un po’ da voi: volete raccontarci come avete conosciuto la pallamano?
Gloria: Chi mi ha fatto conoscere la pallamano è mia sorella Giorgia. Lei ha cominciato a giocare e io, che ero più piccolina, andavo a guardare i suoi allenamenti e le partite. Ha cominciato a crescere in me il desiderio di provare a giocare io stessa a pallamano, non più spettatore ma praticante, e da allora non ho più smesso.
Ema: Ho conosciuto la pallamano tramite la scuola, grazie a quei progetti dove degli esperti fanno conoscere nuovi sport ai ragazzi. All’epoca ero in quarta elementare, ho iniziato così, facendo qualche ora di educazione fisica con la mia classe, poi ho deciso di provare a praticarlo in modo più serio e non ho più cambiato.

D: Nonostante dovrebbe essere per voi, per età, il primo anno di Under 15, in realtà non siete al vostro primo campionato. Lo scorso anno, infatti, avete giocato ben due campionati sia con l’Under 15 che con l’Under 17. Giovani sì, quindi, ma già con un piccolo bagaglio di esperienza alle vostre spalle: come avete vissuto il fatto di giocare con avversarie più grandi di voi?
G: Inevitabilmente, i primi anni mi sentivo di essere più piccola rispetto alle avversarie e qualche volta pensavo di essere a un livello inferiore rispetto a loro. Ma l’esperienza fa crescere e, via via, ho visto dei miglioramenti. Quest’anno, forse anche perché abbiamo fatto squadra tra di noi e ci siamo supportate a vicenda, la differenza di età non è pesata per niente.
E: L’anno scorso, in effetti, è stata abbastanza dura, perché non ero abituata a giocare a pieni ritmi. Il salto di qualità si è visto tutto. In prima media giocavo con una squadra molto tranquilla, che non aveva un campionato federale, l’anno successivo mi sono trovata catapultata in un mondo completamente diverso ma , seppur duro, è stato stimolante.

D: Entrambe avete avuto modo di partecipare ad alcuni stage di allenamento con l’Area 3. Cosa vi è piaciuto di più di questa esperienza?
G: Purtroppo, è stata un’esperienza molto breve, essendoci stata la prematura sospensione di tutte le attività. A livello personale, ho trovato stimolante il potermi confrontare con atlete di altre
squadre ed è stato bello poter allacciare nuove amicizie. Vista la brusca interruzione del progetto, spero potranno esserci altre occasioni anche in futuro.
E: L’esperienza all’Area è stata molto bella. Ho potuto conoscere meglio ragazze che di solito ho come avversarie in campionato e allenarmi con loro. Ogni esperienza fatta al di fuori del proprio ambiente è una occasione di crescita per qualsiasi atleta.

D: Con l’Under 15, quest’anno, stavate andando bene ma l’interruzione del campionato non vi ha permesso di arrivare in fondo. L’anno prossimo sarete voi, ragazze 2006, le esperte del gruppo Under 15, un esempio anche per le più piccole che già quest’anno hanno giocato con voi qualche partita e che entreranno ufficialmente a far parte della squadra. Quali sono le vostre aspettative per il prossimo campionato?
G: Per il campionato Under 15 del prossimo anno spero di riuscire a continuare sulla strada di quest’anno e di occupare la parte alta della classifica. Credo che partiremo un po’ svantaggiate rispetto alle altre squadre perché una buona parte delle compagne di quest’anno saliranno di categoria e noi dovremo lavorare sul fare squadra con le compagne più piccole cercando di dare loro supporto anche dal punto di vista morale, visto che per loro è la prima esperienza nell’affrontare un vero campionato.
E: Penso che l’anno prossimo sarà un po’ più complicato ottenere grandi risultati, dato che molte ragazze della squadra passeranno a giocare stabilmente nell’Under 17, ma noi ci impegneremo al massimo per continuare a crescere e a fare del nostro meglio.

D: Gloria ed Ema, quali sono i ruoli in cui vi siete cimentate?
G: Nella mia squadra gioco come pivot anche se all’Area ho provato anche il ruolo di terzino e devo ammettere che non mi è affatto dispiaciuto provare una posizione di gioco diversa.
E: Essendo ancora molto giovane ho provato vari ruoli, ala e terzino come giocatore di movimento, ma nell’Under 15, quest’anno, mi sono cimentata anche nel ruolo del portiere perché non ce
n’è ancora uno definitivo ed essendo scoperto questo ruolo mi sono messa a disposizione della squadra.

                                 Ema Mazere

D: Entrambe siete al termine di un percorso scolastico che per tutti è stato anomalo, e vi preparate ad affrontare il mondo delle scuole superiori: quale indirizzo scolastico avete scelto? È sicuramente ancora presto per avere un’idea chiara sul proprio futuro, ma ciò non vieta che si possa fantasticare: cosa vi piacerebbe fare “da grandi”?
G: L’indirizzo scolastico che ho scelto per il prossimo anno è chimico biologico. Sinceramente non ho proprio nessuna idea di cosa vorrò fare da grande, ma conto di schiarirmi le idee nell’arco dei prossimi cinque anni… almeno lo spero!
E: Come scuola superiore ho scelto di fare un liceo con indirizzo scienze applicate, perché mi vedo portata per la matematica e le materie scientifiche anche se non ho ancora chiaro cosa vorrò fare da grande. Mi incuriosisce però il mondo bancario… un lavoro in banca? Chissà!

D: Gloria, sapresti trovare un soprannome per Ema e viceversa? Spiegateci la vostra scelta.
G: Il soprannome adatto a Ema potrebbe essere “fotonica”… ha sempre il cellulare in mano per scattare foto!
E: Credo che per Gloria un soprannome adatto potrebbe essere “ricciolina”, e il motivo penso sia chiaro a tutti. I suoi capelli ricci sono irresistibili, ti viene voglia di toccarglieli per forza! Anche se a lei magari non piace è difficile resistere alla tentazione, ma Gloria sa che in fondo le voglio bene!

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