Alì-Best Espresso Mestrino, poker d’assi ancora in Nazionale

Circa un mese dopo il weekend austriaco a Maria Enzersdorf, la Nazionale italiana si è trovata ad affrontare ciò che ha guadagnato sul campo contro Kosovo e Austria il mese scorso: troppo forte l’Ungheria, che nel doppio confronto di Érd stacca con merito il pass per Spagna 2021 contro le Azzurre, le quali hanno comunque avuto il merito di provarci sempre nonostante l’evidente gap fisico, tecnico e di esperienza con le magiare. Ma come club, l’Alì-Best Espresso Mestrino è più che orgoglioso di aver “prestato” anche stavolta alla Nazionale la propria spina dorsale: Francesca Luchin, Giovanna Lucarini, Irene Stefanelli e Angela Cappellaro ne fanno il club attualmente più rappresentato in Azzurro. Andiamo a conoscerle meglio.

FRANCESCA LUCHIN
Portiere classe 1991, trentina di Mezzocorona, dove è cresciuta umanamente e sportivamente, Francesca ha lasciato il proprio club natio nel 2013 per sposare la causa del club federale di Futura, con cui ha affrontato diversi match contro squadre croate, montenegrine, tunisine, slovene e ungheresi. Nel 2016, al termine del progetto, si accasa al Dossobuono, dove resta per tre stagioni in A1. Dalla stagione 2019-20 è in forza all’Alì-Best Espresso Mestrino, dove ha messo in mostra prestazioni sontuose che hanno contribuito agli exploit gialloverdi di questi ultimi due anni. Francesca vanta, contando le due gare appena disputate contro l’Ungheria, 31 presenze in Nazionale indoor, ma in bacheca ha anche l’oro ai Giochi del Mediterraneo 2015 di beach handball. È l’unica giocatrice gialloverde in azzurro a non provenire dalla cantera mestrinese.

GIOVANNA LUCARINI
Terzino sinistro classe 2001, Giovanna è uno dei più brillanti prodotti della pallamano italiana della sua annata. Cresciuta nelle giovanili dell’Alì-Best Espresso Mestrino, con cui ha conquistato uno Scudetto Under 16 e quattro Scudetti, un argento e un bronzo Under 18/19, Giovanna ha esordito in prima squadra a 15 anni nella stagione 2016-17, diventandone poi titolare a partire dalla stagione successiva in A2. In bacheca ha anche due Scudetti di beach handball. È figlia d’arte, ma anche sorella d’arte: suo padre è il mister gialloverde Giuseppe Lucarini (autentica istituzione della pallamano veneta), mentre anche suo fratello maggiore Riccardo ha la pallamano nel sangue. In questa stagione ha messo a segno 138 reti in 27 presenze tra Serie A Beretta, Coppa Italia ed EHF European Cup, mentre in Nazionale è arrivata a quota 15 presenze, oltre a tutta la trafila nelle Nazionali giovanili.

IRENE STEFANELLI
Centrale classe 1998, Irene è cresciuta a pane e pallamano in una famiglia dove tutti hanno giocato sul 40×20. Fiore all’occhiello del vivaio mestrinese, ha in bacheca un argento Under 14, un argento e due Scudetti Under 16, un bronzo, un argento e ben quattro Scudetti Under 18 e Under 19, senza contare i diversi premi individuali nelle varie finali nazionali a cui ha preso parte. Nonostante la giovane età, ha già diversa esperienza nella prima squadra mestrinese, dove ha sempre militato tranne nella parentesi al Dossobuono nel 2017-18. Talento cristallino e visione di gioco invidiabile, Irene è cresciuta esponenzialmente nel corso di questa stagione, diventando faro dell’attacco gialloverde con 145 reti in 27 presenze complessive. Il suo percorso in Azzurro è iniziato nelle Nazionali giovanili, approdando poi in prima squadra: ad oggi ha collezionato 15 presenze come la compagna Giovanna Lucarini.

ANGELA CAPPELLARO
Pivot classe 1995, Angela è senza dubbio la giocatrice di maggior esperienza alla corte di mister Lucarini. Anche lei mestrinese DOC, è cresciuta nella florida cantera gialloverde con cui ha conquistato uno Scudetto Under 14, due Scudetti Under 16 e un argento e due Scudetti Under 18. Con una scelta di vita estremamente coraggiosa, ma col senno di poi decisamente azzeccata, a 16 anni decide di far parte del club federale di Futura, in cui resterà per tutta la durata del progetto. Dal 2016 al 2020 ha accumulato esperienza internazionale giocando nel club norvegese Skrim Kongsberg tra prima e seconda divisione, per poi fare ritorno in questa stagione tra le fila dell’Alì-Best Espresso Mestrino. Pivot di razza, combattente nata e giocatrice estremamente duttile, Angela è il capitano della formazione gialloverde, con cui ha disputato in questa stagione 27 partite, mettendo a segno 87 reti. In Nazionale è la veterana tra le quattro mestrinesi, potendo vantare ben 74 presenze.

Proprio Angela riassume i pensieri suoi e delle tre compagne sul proprio momento nel club e in Nazionale: «Le ultime partite di campionato hanno sicuramente dimostrato il nostro vero valore, l’attuale posizione in classifica è dovuta sia a problematiche legate al Covid, che ci ha colpiti nel momento in cui avremmo dovuto ripartire dopo la sosta natalizia obbligandoci poi a giocare a singhiozzo, sia agli alti e bassi che una stagione lunga come questa inevitabilmente porta. Abbiamo comunque saputo reagire, disputando un girone di ritorno molto solido, trovando una continuità di gioco che ha permesso anche una maggiore rotazione, premiando così anche le compagne che, pur giocando meno, sono comunque parte attiva del momento positivo della squadra grazie all’impegno costante che mettono in allenamento. È un grande orgoglio per noi quattro essere chiamate in Nazionale, perché significa che facciamo parte di una squadra e di un club che lavora bene. Inoltre queste convocazioni aumentano la nostra sicurezza e autostima nello scendere in campo, sia con la maglia azzurra che con quella del Mestrino. Sapevamo che queste due partite sarebbero state complicate, pertanto abbiamo cercato di sfruttare l’occasione per confrontarci con una delle migliori squadre del panorama mondiale, da cui abbiamo molto da imparare: ognuna di noi si porta a casa sia gli aspetti positivi che quelli negativi, con la consapevolezza che possiamo stare in campo contro le più grandi ma anche che abbiamo ancora tanto lavoro da fare. Speriamo di poter ripetere tutte e quattro questa nostra esperienza azzurra, perché abbiamo all’orizzonte obiettivi più alla nostra portata e in cui possiamo dire maggiormente la nostra».

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