Serie A1: Alì-Best Espresso Mestrino spreca tutto, vince Prato al fotofinish

Sconfitta bruciante per l’Alì-Best Espresso Mestrino che, in vantaggio di 6 reti all’intervallo, con un pessimo secondo tempo si fa rimontare e superare nel finale da un Tushe Prato che ci ha creduto fino all’ultimo.

PRIMO TEMPO: REGNA L’EQUILIBRIO, MESTRINO ACCELERA
Mestrino scende in campo senza le ali titolari (Jevremović in panchina per infortunio muscolare, Rauli assente per motivi di lavoro), Prato schiera Iyamu dopo due mesi e il neo-acquisto Svigac. Il primo tempo parte in sordina e la prima rete è marcata da Lain al 2’, poi il match prende vita con un botta e risposta continuo e al 5’ il punteggio è di 3-2. Passano sei lunghi minuti a reti inviolate, in cui va in scena lo show dei portieri Dyulgerova e Blaj, poi è Borrini a pareggiare i conti e si riprende a giocare punto su punto fino al 7-6 di Pugliese al 18’: Mestrino si fa più concreto al tiro e riesce a portarsi sul +3 con Lain e ancora Pugliese (9-6 al 25’). La rete di Borrini permette a Prato di accorciare, mister Andriolo chiama il time-out e al rientro in campo c’è solo Mestrino: break di 4-0 firmato Campagnaro-Stefanelli-Lain e squadre negli spogliatoi sul 13-7.

SECONDO TEMPO: MESTRINO SPARISCE, PRATO RIMONTA E VINCE AL FOTOFINISH
A inizio ripresa però le gialloverdi concrete del finale di primo tempo sembrano rimaste negli spogliatoi: i tanti, troppi errori in fase di possesso palla permettono a Prato di iniziare un’ insperato rimonta e, col passare dei minuti, l’inerzia del match cambia totalmente (14-12 al 37’). Mister Andriolo si gioca il secondo time-out, che però non sortisce l’effetto sperato: la rete di Losco sembra riportare ossigeno a Mestrino, che però ripiomba nel buio pesto e subisce il pari delle ospiti con Della Maggiora al 42’ (15-15). Si torna a giocare punto a punto, con Mestrino che prova nuovamente a scappare con il +2 firmato Stefanelli-Dalle Fusine (19-17 al 46’) e Prato che rimonta e, al 49’, opera il sorpasso con Martinelli (19-20). Le gialloverdi si riportano in vantaggio con Stefanelli e Campagnaro, ma è un fuoco di paglia: Ucchino e Martinelli riportano Prato in vantaggio al 56’, costringendo mister Andriolo al terzo e ultimo time-out (21-22). Il pallino del gioco è ora nelle mani delle toscane, che vanno a +2 con Svigac e Ucchino, contenendo i tentativi di recupero di Mestrino e chiudendo il match sul 25-26

MATCH ANATOMY: GIORGIA DALLE FUSINE
«Perdere di uno una gara così è più che fastidioso, perché a questo punto del campionato non possiamo permetterci di perdere punti in questo modo, era un’ottima occasione ma non siamo state capaci di gestire il vantaggio conquistato giocando normalmente. Siamo mancate in lucidità e tranquillità nella gestione del match, non è stato appagamento per il vantaggio, ma a un certo punto è come se si fosse spento un interruttore e non siamo più state in grado di riproporci ai livelli di fine primo tempo», commenta Giorgia Dalle Fusine. «Sabato prossimo a Mezzocorona dobbiamo vincere, sono convinta che possiamo giocarcela, sta tutto a noi: abbiamo dimostrato di essere una buona squadra, dobbiamo mettercela tutta nel momento giusto».

NEXT MATCH: MEZZOCORONA-MESTRINO
Le gialloverdi devono voltare immediatamente pagina e convogliare la rabbia e la delusione per questa ennesima sconfitta in fame e voglia di vincere: sabato prossimo a Mezzocorona passa forse l’ultimo treno per migliorare la posizione in classifica in ottica playout, Mestrino non può assolutamente permettersi di perderlo.

IL TABELLINO
ALÌ-BEST ESPRESSO MESTRINO – TUSHE PRATO 25-26 (p.t. 13-7)
ALÌ-BEST ESPRESSO MESTRINO: Dalle Fusine 1, Stefanelli 7, Losco 4, Rubin, Veggo, Anziliero 1, Lain 5, Dyulgerova (p), Piva, Gl.Chiarotto, Jevremović, Bucur, Gi.Chiarotto (p), Campagnaro 4, Shima (p), Pugliese 3. All. Gyongyi Demeny-Andrea Andriolo.
TUSHE PRATO: Iyamu 5, Svigac 6, Micotti 1, Amerighi, Borrini 4, Della Maggiora 3, Niccolai, Blaj (p), Sandroni, Barbieri, Rossi, Martinelli 2, Ucchino 5, Felet (p), D’Avossa. All. Claudia Guida-Valentina Megli.
Arbitri: Marco Di Domenico e Lorenzo Fornasier

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